Il Parco Chiaramontano di Siculiana mette a disposizione ampi spazi disponibili per nozze, convegnistica, congressi, meetings, in sale attrezzate e con servizi accessori e complementari di rilievo ed all’avanguardia per una fornitura completa: 2 Sale banchetti, 550 (interni) o 1000 (esterni) posti a sedere nelle sale banchetti, 3 ettari di spazi esterni.

La Segreta benchè elegantissima, non tradisce la sua storia. Nascosta dalla vegetazione sorprende il visitatore, che sotto la rocca cui adagiato l’antico maniero di Siculiana si imbatte in un manufatto di marcato carattere medievale.
Servizio sposi: Cappella privata, Parcheggio privato interno (200 posti), Angolo Nursery e Restiling, Toilette con servizio di governante, Sala climatizzata.
Costruito sull'estremità della cresta rocciosa di un promontorio, forse sede dell'antica Cena, dominava con le sue torri, un tempo merlate, il paese che porta il medesimo nome e la vallata dolcemente adagiata sul mare Mediterraneo.

Il parco è arricchito dalla presenza di:

• un agrumeto con gli inebrianti profumi della Sicilia più antica tra vialetti di ciottolato, rubicondi melograni e arabi gelsomini. Trionfo di colori che delinea un paesaggio ormai raramente rintracciabile. Atmosfera incantata per un sontuoso buffet.
• un uliveto con ulivi saraceni che caratterizzano l’ampio parco quasi a raccontare teatralmente la vittoria sull’implacabile sfida del tempo.
• il palmeto con una ricchissima varietà di palme che dichiara incontestabilmente che qui è un luogo dal clima paradisiaco.

Un parco di due ettari delimitato da una pietra ed antico ferro battuto, con al centro svettante ed imponente, una cresta rocciosa alla cui sommità si erge maestoso l’antico Castello Chiaramonte. Un tripudio di specie vegetali autoctone. Con il palmeto, le agavi, l’agrumeto, i gelsomini, i melograni, i carrubi, le noci e i mandorli, i secolari esemplari di ulivi saraceni.
Per secoli curato dai coloni dei Chiaramonte e poi dai mezzadri delle tante famiglie nobiliari che si sono succedute nel dominio dell’antico maniero. Nascosta dalle chiome e dai massi sedimentari, si scorgono timidamente “Le Segrete”. L’antica credenza che vuole benedetti dalla Provvidenza i patti conclusi sulla “rocca di Siculiana” ha avvolto per secoli questo luogo da un’aura di beneaugurante ricchezza e sacralità. Ne sono inequivocabile indizio i tanti accordi nobiliari, gli sposalizi tra rampolli di antiche casate, celebrati nel Castello. Nell’agrumeto del Castello, appena sotto “le Segrete”, amava trattenersi per il ricamo Costanza Chiaramonte circondata da fidate e ciarliere dame di compagnia. Il ritratto di Costanza ed il padre Federico sono visibili all’interno del salone delle feste del Palazzo Agnello. In epoche recenti (estate 1955) ha percorso in sentieri, ora di basolato, ora di ciottoli, ospite del cavaliere Agnello, Giuseppe Tomasi di Lampedusa, autore de “Il Gattopardo”. Un anno prima, nell’estate del ’54 era toccato, anch’egli ospite del cavaliere, ad uno straordinario musicista, Karlheins Stockhausen. All’imbrunire, l’atmosfera è d’incanto con i colori, gli odori ed i suoni tipici della Sicilia che fu dei “Gattopardi”. I cieli stellati delle estive notti Siciliane, qui, reclamano la grazia dell’anima.