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  • Descrizione:

    Il Barone Francesco Calderone che nel 1759 aveva acquistato il feudo e il titolo di Barone di Baucina, dai Principi Licata di Baucina, fece edificare la Chiesa Madre di Baucina.La Chiesa Madre venne completata nel 1764 ed inaugurata il 29 giugno dello stesso anno mentre era Arciprete di Baucina Don Onofrio Russo da Marineo. La maestosa facciata della Chiesa Madre dedicata a Santa Rosalia (seconda metà del ‘700) è formata da otto lesene, quattro per parte, terminanti con capitelli in stile ionico, che ne incorniciano l’ampio portale. All’interno un altorilievo in stucco con le insegne araldiche del Barone Calderone, fondatore della chiesa, ricorda la data di ultimazione dei lavori di costruzione (1764). L’ampio vano interno, ad un’unica navata è arricchito dalle decorazioni barocche in stucchi e marmi policromi degli altari e delle cantorie. In fondo al presbitero troneggia il maestoso Crocifisso ligneo del Quattrocchi da Gangi, della seconda metà del ‘700.Tra le opere conservate nella chiesa, di rilievo sono: Santa Lucia, San Francesco d’Assisi e l’Immacolata Concezione, sculture lignee del Bagnasco, inoltre nei quattro matronei recentemente sono stati collocati quattro gruppi scultorei in gesso raffiguranti I Quattro Evangelisti, opere dell’artista baucinese Enzo Puleo. Due mosaici raffiguranti “La Resurrezione” e “Orto degli Ulivi” opere dei fratelli Roberto e Michele Dixt e un tela raffigurante l’Ultima Cena anch’essa opera di Michele Dixt. Ritornando all’esterno, due alte torri campanarie dominano Piazza Santa Fortunata; splendida la vista che si gode dal campanile di sinistra dove ad est è possibile scorgere l’improvviso svettare di Rocca Busambra, il bosco di Ficuzza e il sottile profilo del castello di Cefalà Diana; mentre ad ovest percorrendo la possente mole del Monte Cane, lo sguardo scorre lungo la vallata giù fino alla distesa azzurra del mar Tirreno. Nel 1767 fu collocata la campana grande del peso di 1635 Kg con l’iscrizione ‘‘Vox domini in virtute, Vox domini in magnificentia’’(La voce del Signore nella virtù, la voce del Signore nella magnificenza) con l’effige di San Marco e sotto la firma del primo barone di Baucina.Nell’archivio parrocchiale -riordinato- i libri di battesimo cominciano dall’anno 1735, però cinque andarono persi e ciò si desume dalla dicitura del primo volume di detto anno (1735), in esso sta scritto: “Liber Sextus baptizatorum” (sesto libro dei battezzati)cioè dunque mancano i primi cinque libri.invece i libri dei coniugati cominciano dall’anno 1627, inizialmente la piccola Chiesa parrocchiale chiamata “Il Santissimo” era nell’attuale piazza santa Fortunata e precisamente nelle case di proprietà dei Sig. Di Marco Pietro e Pollina Pietro.Francesco Calderone, palermitano, intitolò la chiesa Madre a santa Rosalia. Egli, quale uomo generosissimo verso tutto e verso tutti, morì a Palermo all’età di 55 anni il giorno tre del mese di ottobre dell’anno del Signore 1770, il giorno dopo con grande pompa fu portato a Baucina e sepolto nella Chiesa Madre da lui fatta costruire.
  • Indirizzo: Umberto I n°84/A
  • Città: Baucina
  • Provincia: Palermo
  • Religione: Cattolica
  • Telefono: 0918202143
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